La perdita di desiderio sessuale è un tema delicato, soprattutto quando l’arrivo della menopausa si combina con altre problematiche.
Questo articolo racconta il caso reale di una mia cliente, ex escort, che in concomitanza con la menopausa ha interrotto la sua carriera lavorativa.
Dopo anni di intensa attività sessuale vissuta per lavoro, l’assenza totale di desiderio, un fattore prevalentemente – ma non solo! – ormonale, ha provocato nella mia cliente emozioni negative come confusione, tristezza, sbalzi d’umore, eccessiva sensibilità.
Come sarà finita?
Sarò riuscita nell’intento di farle ritrovare la libido perduta?
Introduzione al caso: una vita intensa, una nuova sfida
Dopo vent’anni di carriera come escort, la mia cliente (chiamiamola Laura, nome di fantasia) decide di ritirarsi dalle scene.
Ha pensato tanto a quel momento, aspettandosi un nuovo inizio, dando per scontato di poter vivere finalmente una sessualità privata più libera e consapevole.
Invece, tutto d’un tratto, puff: sparita la voglia di trombare!
Contemporaneamente, l’arrivo della menopausa complica ulteriormente la situazione, trasformando ogni tentativo di intimità in un’esperienza frustrante o addirittura dolorosa.
Inoltre, anni di sessualità “gestita” professionalmente hanno lasciato un’impronta profonda, rendendole difficile vivere l’intimità come un’esperienza spontanea e personale.
La separazione tra sesso e piacere
Nel tempo, Laura ha dovuto imparare a scindere il piacere personale dalla prestazione professionale.
Questo schema, utile per il lavoro, si è radicato a tal punto che, una volta libera, si ritrova incapace di abbandonarsi al desiderio autentico.
Al di fuori del contesto lavorativo, l’intimità sembra svuotarsi di significato, lasciando un profondo senso di distanza dal suo corpo e dalle sue emozioni.
Il ruolo della menopausa
La menopausa introduce nuovi ostacoli: calo di estrogeni, secchezza vaginale, perdita di elasticità e diminuzione della risposta fisica agli stimoli.
Oltre ai cambiamenti corporei, Laura affronta disagi notevoli: sbalzi d’umore, insonnia e una crescente difficoltà a riconoscersi nel suo corpo che cambia.
Questi elementi si intrecciano, amplificando il senso di disconnessione dal desiderio sessuale.
Le cause profonde: menopausa e passato da sex worker
La situazione di Laura è il risultato di una combinazione di elementi: mutamenti biologici legati all’età e alle trasformazioni fisiche, insieme a cicatrici emotive profonde dovute alla sua lunga carriera come sex worker.
Menopausa: corpo e mente in trasformazione
Con il calo degli ormoni femminili, Laura sperimenta un abbassamento del desiderio naturale.
Ma non si tratta solo di cambiamenti fisici: la percezione del suo corpo si altera, portando con sé insicurezze nuove e antiche ferite mai del tutto affrontate.
L’impronta emotiva del sex work
Anni di sessualità vissuta come “performance” hanno anestetizzato il desiderio autentico di Laura.
Ha appreso a separare il contatto fisico dal coinvolgimento emotivo, rendendo difficile, ora, lasciarsi andare in una dimensione intima senza ruoli da recitare.
Quando il passato riaffiora
La menopausa non fa altro che rendere visibile una ferita già esistente.
Per Laura, è giunto il momento di affrontare non solo il cambiamento fisico, ma anche di riscrivere il suo rapporto con la propria sessualità, liberandola finalmente da ogni maschera o condizionamento.
I sintomi della perdita del desiderio sessuale
Il calo del desiderio si manifesta in Laura con segnali chiari ma dolorosi, che vanno ben oltre la sola sfera fisica.
Sintomi corporei
Laura non prova più eccitazione né interesse sessuale. Gli stimoli fisici, un tempo gestiti con maestria, ora sembrano non sortire alcun effetto.
La secchezza vaginale rende spiacevoli persino i tentativi di autoerotismo, mentre il corpo stesso sembra spento, incapace di rispondere come un tempo.
Sintomi emotivi
Dal punto di vista psicologico, la situazione è altrettanto complessa.
Laura si sente disconnessa da se stessa, come se una parte vitale della sua identità si fosse improvvisamente volatilizzata.
Vergogna, frustrazione e un senso di perdita profonda pervade ogni tentativo di riavvicinarsi alla propria intimità.
Impatti nella vita quotidiana
Questa disconnessione non si limita alla sessualità: invade ogni area della vita.
L’autostima subisce un crollo vertiginoso, la voglia di curarsi diminuisce e anche le relazioni sociali diventano più difficili.
La perdita del desiderio non è un semplice “problema sessuale”: è il segnale di una frattura interiore che richiede attenzione urgente.
Il percorso di recupero: la mindfulness come chiave
Per aiutare Laura, ho scelto un approccio che unisce corpo, mente ed emozioni in un unico cammino di guarigione: la mindfulness.
Rientrare nel corpo senza aspettative
Inizialmente, l’obiettivo non è stato “tornare a provare piacere”, ma semplicemente sentire.
Attraverso pratiche di mindfulness come la body scan e l’ascolto consapevole delle sensazioni corporee, Laura ha imparato a riabitare il proprio corpo senza pressioni o giudizi.
Tecniche pratiche per risvegliare il piacere
Abbiamo integrato pratiche mirate come:
- Mindful Touch: tocco lento e consapevole, senza finalità orgasmiche.
- Meditazioni sensoriali: risvegliare la memoria corporea del piacere attraverso la visualizzazione.
- Respiro erotico consapevole: amplificare le sensazioni fisiche legate al respiro
Questi strumenti hanno permesso a Laura di riscoprire, con dolcezza, il linguaggio dimenticato del corpo.
Un percorso rapido ma profondo
In sole cinque sessioni, Laura inizia a percepire cambiamenti concreti: piccole scintille di eccitazione spontanea, il piacere di accarezzarsi senza forzature, il desiderio di prendersi cura di sé.
Non si tratta di tornare “come prima”, ma di costruire un nuovo modo di vivere la sessualità: più vero, più libero, più suo.
Risultati concreti: il ritorno al piacere personale
Alla fine del percorso, Laura riscopre una nuova forma di piacere, più consapevole e radicata.
La rinascita della sensualità
Non è solo la sessualità a essere cambiata, ma l’intero modo di percepire il corpo.
Laura si riappropria dei piccoli piaceri sensoriali quotidiani: il calore del sole sulla pelle, la morbidezza dei tessuti che sfiorano la pelle, il piacere di respirare profondamente.
Una nuova visione del desiderio
Per Laura, il desiderio non è più qualcosa da “produrre” o “recitare”, ma una risposta naturale all’ascolto profondo di se stessa.
Questo le consente finalmente di vivere l’intimità con autenticità, senza ansia né aspettative, scegliendo liberamente come, quando e con chi condividere il proprio corpo.
Benefici che vanno oltre il sesso
La riconnessione col proprio piacere ha avuto un effetto domino su tutta la sua vita: una nuova energia vitale, maggiore autostima, e un ritrovato entusiasmo verso le relazioni, le passioni, la cura di sé.
Il vero successo non è tornare indietro, ma creare qualcosa di nuovo e ancora più prezioso.
Il caso di Laura insegna che, anche dopo una vita intensa e trasformazioni profonde come la menopausa, è possibile rinascere sessualmente e personalmente.
Attraverso un approccio consapevole, rispettoso e integrativo come la mindfulness, si può ricostruire il ponte tra corpo, emozioni e desiderio.
Non si tratta di recuperare ciò che si è perso, ma di scoprire una nuova versione di sé, ancora più autentica e libera.