Il termine ChemSex si riferisce alla pratica di assumere droghe specifiche per intensificare le sensazioni durante i rapporti sessuali. Questa tendenza è particolarmente diffusa e sebbene possa sembrare un modo per potenziare il piacere e abbattere le inibizioni, il ChemSex è associato a rischi significativi per la salute fisica e mentale, che comprendono dipendenza, aumento del rischio di malattie sessualmente trasmissibili e danni psicologici.
In questo articolo esplorerai come funziona il ChemSex, i suoi effetti e i rischi legati a questa pratica.
Cos’è il ChemSex e come funziona?
Il ChemSex coinvolge l’uso di droghe psicoattive per estendere e intensificare le esperienze sessuali; tra le sostanze più diffuse troviamo GHB/GBL, mefedrone, cocaina, MDMA e MDPV. Queste droghe vengono utilizzate per ridurre le inibizioni, prolungare il piacere e aumentare l’intensità delle sensazioni.
Secondo uno studio del Journal of Substance Use (2015), il ChemSex è praticato principalmente in ambienti metropolitani e spesso durante incontri di gruppo, dove l’uso di droghe stimola comportamenti estremi e può compromettere la capacità di prendere decisioni sicure.
I rischi per la salute fisica
Uno dei principali rischi del ChemSex è l’aumento delle infezioni da malattie sessualmente trasmissibili (MST), tra cui HIV e sifilide. Sotto l’effetto delle droghe, molti trascurano l’uso di preservativi o altre protezioni, esponendosi a malattie pericolose.
Una ricerca pubblicata su AIDS and Behavior (2016) ha rilevato che i praticanti del ChemSex hanno un rischio significativamente più alto di infezioni sessuali rispetto a coloro che non fanno uso di droghe durante l’attività sessuale.
Oltre ai rischi di infezioni, le droghe utilizzate nel ChemSex possono causare danni fisici gravi. Ad esempio, la metanfetamina è nota per i suoi effetti sul cuore e sul sistema nervoso, mentre il GHB può portare a overdose fatali. Anche il mefedrone, noto per i suoi effetti stimolanti, può portare a crisi convulsive e danni respiratori. L’uso ripetuto di queste sostanze può compromettere gravemente la salute fisica a lungo termine.
Effetti della cocaina nel ChemSex
Utilizzata per aumentare l’energia e la resistenza, la cocaina permette di prolungare l’attività sessuale, intensificare sensazioni, alimentare fantasie trasgressive. Tuttavia, il suo uso è associato a gravi rischi per la salute, tra cui problemi cardiovascolari, aumento dell’aggressività e rischio di overdose.
Secondo uno studio pubblicato su Addiction (2018), l’uso di cocaina durante il ChemSex è legato anche a un aumento della tolleranza e alla necessità di dosi più elevate per ottenere lo stesso effetto. Questo rende la cocaina una delle droghe più pericolose nel contesto del ChemSex, poiché la dipendenza può svilupparsi rapidamente e portare a comportamenti sempre più estremi e rischiosi.
Impatto dell’MDMA e dei rischi emotivi nel ChemSex
Anche l’MDMA (o ecstasy) è molto usata nel ChemSex, poiché aumenta le sensazioni di connessione e intimità, rendendo l’esperienza sessuale più intensa. L’MDMA causa il rilascio di serotonina, migliorando temporaneamente l’umore e abbattendo le inibizioni. Tuttavia, secondo uno studio pubblicato su The Lancet Psychiatry (2019), l’uso prolungato di MDMA porta a una diminuzione della serotonina nel cervello, portando a una riduzione della capacità di provare piacere nel lungo termine e a una maggiore predisposizione alla depressione.
L’MDMA può causare anche effetti collaterali fisici gravi, come disidratazione e ipertermia (aumento della temperatura corporea), che possono essere letali. Inoltre, l’uso ripetuto di MDMA nel ChemSex può indurre una forte dipendenza psicologica, rendendo difficile vivere la sessualità senza l’ausilio di droghe.
MDPV: la “nuova metanfetamina” nel ChemSex
L’MDPV (metilendiossipirovalerone) è una sostanza psicoattiva che si sta diffondendo rapidamente nel mondo del ChemSex, in particolare nelle comunità gay. Conosciuta per i suoi effetti stimolanti e disinibitori simili alla metanfetamina, l’MDPV può causare stati di euforia intensi, prolungando la durata dei rapporti sessuali e abbattendo completamente le barriere inibitorie. Tuttavia, l’MDPV è anche nota per causare effetti collaterali estremamente pericolosi, come paranoia, allucinazioni e comportamenti violenti.
Uno studio su European Addiction Research (2020) ha osservato che l’MDPV può portare a dipendenza rapida e aumentare significativamente i rischi di incidenti e comportamenti pericolosi durante l’attività sessuale. L’uso di MDPV può inoltre aumentare il rischio di danni neurologici permanenti e di gravi problemi cardiaci.
Impatto sulla salute mentale e dipendenza
Il ChemSex è associato a un rischio elevato di dipendenza psicologica, poiché le droghe utilizzate creano una forte connessione tra piacere sessuale e uso di sostanze.
Secondo il British Journal of Addiction (2017), chi pratica il ChemSex tende a fare sempre più fatica a godere dell’intimità senza droghe, rischiando di compromettere la salute mentale e la capacità di vivere relazioni sane. L’ansia, la depressione e la paranoia sono effetti comuni dell’abuso di queste droghe, come confermato da studi pubblicati su The Lancet Psychiatry (2018), che rilevano un tasso elevato di disturbi psicologici tra i praticanti del ChemSex.
Il ChemSex può apparire un vero e proprio spasso, perché innegabilmente aumenta il piacere, ma è una pratica che comporta rischi elevati per la salute fisica e mentale.
Malattie sessualmente trasmissibili, dipendenza, danni psicologici e fisici sono solo alcuni dei pericoli associati all’uso di sostanze come cocaina, MDMA, MDPV e altre droghe all’interno di questo contesto.
Conoscere i rischi è fondamentale per prendere decisioni consapevoli e, se necessario, esplorare alternative sicure che possano migliorare la qualità della vita sessuale senza compromettere la salute.