Contraccezione: 10 affermazioni Vero/Falso per sfatare i miti più comuni

La contraccezione è un tema centrale per la salute riproduttiva, ma è anche circondato da numerosi miti e informazioni errate.

Conoscere le giuste informazioni è essenziale per prendere decisioni consapevoli e sicure.

In questo articolo, esamineremo dieci affermazioni comuni sulla contraccezione, separando il vero dal falso per chiarire ogni dubbio.

La pillola contraccettiva causa un aumento permanente di peso FALSO

Molte persone credono che l’uso della pillola contraccettiva porti a un aumento di peso permanente. Tuttavia, studi scientifici hanno dimostrato che non esiste una correlazione diretta tra la pillola e l’aumento di peso a lungo termine.

Ecco alcune fonti dettagliate e scientifiche che confermano l’informazione:

  1. World Health Organization (WHO): L’OMS ha pubblicato ricerche che mostrano come la maggior parte delle donne che utilizza contraccettivi ormonali, compresa la pillola, non sperimenta un aumento di peso significativo a lungo termine. Gli studi indicano che gli eventuali cambiamenti di peso sono spesso temporanei e legati alla ritenzione idrica o ad altri fattori metabolici di breve durata.
  2. American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG): Secondo ACOG, non ci sono prove sufficienti per collegare in modo significativo la pillola anticoncezionale a un aumento di peso permanente. Alcuni cambiamenti minimi possono verificarsi durante i primi mesi di utilizzo, ma non vi è una tendenza stabile verso un aumento di peso.
  3. Planned Parenthood: Questo importante ente sanitario chiarisce che l’aumento di peso non è un effetto collaterale universale della pillola contraccettiva. Le variazioni di peso che alcune donne possono sperimentare sono più spesso legate a fattori individuali piuttosto che all’uso della pillola in sé.
  4. Cochrane Review: Un’importante revisione condotta dal Cochrane Database of Systematic Reviews ha analizzato numerosi studi sull’effetto dei contraccettivi ormonali sul peso corporeo. La conclusione è che non esistono prove sufficienti per dimostrare che la pillola anticoncezionale provochi un aumento significativo di peso.

Queste fonti autorevoli supportano chiaramente il fatto che non esiste una correlazione diretta tra l’uso della pillola contraccettiva e un aumento di peso permanente. Il mito si basa spesso su esperienze individuali o su effetti collaterali temporanei che non riflettono la realtà a lungo termine.

Il coito interrotto è una forma efficace di contraccezione
FALSO

Il coito interrotto, cioè ritirare il pene prima dell’eiaculazione, non è un metodo contraccettivo sicuro. Questo perché il liquido pre-eiaculatorio può contenere spermatozoi, e l’autocontrollo durante il rapporto può essere incerto.
Questo metodo presenta un alto rischio di gravidanze indesiderate.

Ecco alcune fonti dettagliate e scientifiche che supportano l’affermazione che il coito interrotto non è un metodo sicuro di prevenzione delle gravidanze:

  1. Planned Parenthood: Planned Parenthood, uno dei principali enti nel campo della salute riproduttiva, spiega chiaramente che il coito interrotto ha un alto tasso di fallimento. Nonostante sia migliore di nessun metodo contraccettivo, non è affidabile poiché il liquido pre-eiaculatorio può contenere spermatozoi, e il controllo del momento dell’eiaculazione è spesso incerto.
  2. Mayo Clinic: La Mayo Clinic sottolinea che il coito interrotto ha un tasso di fallimento relativamente alto, stimato tra il 20% e il 22% all’anno per le coppie che utilizzano solo questo metodo. Questo accade perché è difficile controllare con precisione il momento dell’eiaculazione e c’è il rischio che lo sperma sia presente nel liquido pre-eiaculatorio.
  3. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Il CDC classifica il coito interrotto come un metodo contraccettivo con un alto tasso di fallimento. La probabilità di gravidanza non pianificata è significativamente più alta rispetto a metodi più sicuri come il preservativo, la pillola o la spirale.
  4. Guttmacher Institute: Questo centro di ricerca sulla salute riproduttiva riporta che il coito interrotto è associato a un tasso di fallimento di circa il 22% all’anno. Questo metodo è meno efficace perché anche con il ritiro tempestivo, può rimanere sperma nel tratto genitale femminile attraverso il liquido pre-eiaculatorio.
  5. World Health Organization (WHO): Anche l’OMS considera il coito interrotto un metodo contraccettivo ad alta probabilità di fallimento e raccomanda metodi più affidabili, soprattutto per chi desidera prevenire gravidanze non pianificate.

Queste fonti confermano che il coito interrotto non è una forma efficace di contraccezione e comporta un rischio significativo di gravidanze indesiderate.

Il preservativo è l’unico metodo contraccettivo che protegge anche dalle malattie sessualmente trasmissibili (MST)
VERO

Il preservativo, sia maschile che femminile, è l’unico metodo contraccettivo che protegge sia da gravidanze indesiderate che dalle malattie sessualmente trasmissibili. Nessun altro metodo, come la pillola o la spirale, offre questa doppia protezione.

Ecco alcune fonti scientifiche e affidabili che confermano questa informazione:

  1. World Health Organization (WHO): L’OMS riconosce i preservativi come l’unico metodo contraccettivo che protegge efficacemente sia contro le gravidanze indesiderate che dalle malattie sessualmente trasmissibili (MST), inclusi l’HIV, la gonorrea, la clamidia e altre infezioni trasmesse sessualmente. Nessun altro metodo contraccettivo, inclusa la pillola o la spirale, offre questa protezione doppia.
  2. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Il CDC sottolinea l’importanza dell’uso del preservativo per proteggere non solo da gravidanze indesiderate, ma anche da una vasta gamma di malattie sessualmente trasmissibili, come l’HIV, la sifilide, la clamidia e la gonorrea. Altri metodi contraccettivi non proteggono dalle MST.
  3. UNAIDS: L’agenzia ONU per la lotta all’AIDS afferma che i preservativi sono un pilastro essenziale della prevenzione delle infezioni da HIV e di altre MST. Il loro uso corretto e coerente riduce drasticamente il rischio di trasmissione sessuale del virus HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili.
  4. American Sexual Health Association (ASHA): L’ASHA evidenzia che i preservativi sono l’unica opzione contraccettiva che offre protezione sia contro le gravidanze non pianificate che contro le malattie sessualmente trasmissibili. Questa protezione è particolarmente efficace se il preservativo viene utilizzato correttamente durante ogni rapporto sessuale.
  5. Johns Hopkins Medicine: Johns Hopkins conferma che i preservativi sono l’unico metodo contraccettivo che fornisce protezione contro le MST. Altri metodi contraccettivi ormonali, come la pillola anticoncezionale, proteggono solo contro le gravidanze, ma non offrono alcuna difesa contro le infezioni sessualmente trasmissibili.

Queste fonti scientifiche autorevoli supportano l’affermazione che solo il preservativo offre protezione sia contro le gravidanze non desiderate che contro le malattie sessualmente trasmissibili, rendendolo un metodo contraccettivo unico nel suo genere.

Gli anticoncezionali di emergenza possono essere utilizzati come metodo contraccettivo regolare
FALSO

La pillola del giorno dopo o la contraccezione di emergenza non è pensata per un uso regolare. Va utilizzata solo in situazioni di emergenza, come nel caso di un rapporto non protetto o di rottura del preservativo. Per la contraccezione quotidiana, esistono metodi più efficaci e meno invasivi.

Negli ultimi anni, l’uso della contraccezione d’emergenza, nota anche come pillola del giorno dopo, è aumentato significativamente, soprattutto tra i giovani. Nonostante sia pensata per essere utilizzata solo in casi di emergenza, come in seguito a un rapporto sessuale non protetto o al fallimento di altri metodi contraccettivi (ad esempio, la rottura di un preservativo), molti giovani tendono a fare un uso più frequente di questo metodo, a causa di una scarsa educazione contraccettiva o accesso limitato ai metodi contraccettivi regolari.

  1. European Journal of Contraception and Reproductive Health Care: Una ricerca pubblicata in questa rivista ha evidenziato come l’uso della contraccezione d’emergenza sia più comune tra le giovani donne sotto i 25 anni. Il motivo principale riscontrato è l’assenza di una pianificazione adeguata o di una mancanza di accesso ad altri metodi contraccettivi più affidabili. Tuttavia, la ricerca sottolinea che l’uso frequente della pillola d’emergenza non è una strategia contraccettiva efficace a lungo termine.
  2. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Secondo i dati del CDC, circa il 25% delle giovani donne statunitensi tra i 15 e i 24 anni ha utilizzato almeno una volta la contraccezione d’emergenza. Il CDC avverte che, mentre la pillola d’emergenza è sicura e utile in situazioni di emergenza, il suo uso frequente non sostituisce metodi contraccettivi regolari più efficaci, come la pillola anticoncezionale o l’uso di preservativi.
  3. Guttmacher Institute: Un rapporto del Guttmacher Institute ha rivelato che l’uso della pillola del giorno dopo è aumentato del 30% tra le donne giovani (18-24 anni) negli ultimi dieci anni. Questo aumento è legato principalmente alla facilità di accesso alla contraccezione d’emergenza, che in molti paesi può essere acquistata senza prescrizione medica. Tuttavia, il rapporto avverte che un’educazione sessuale più mirata è necessaria per far comprendere ai giovani l’importanza di adottare metodi contraccettivi più affidabili per una prevenzione efficace.
  4. International Journal of Gynecology & Obstetrics: Un altro studio ha mostrato che in molte nazioni europee, la pillola d’emergenza viene spesso utilizzata dai giovani come soluzione “di riserva” piuttosto che come misura strettamente emergenziale. Ciò evidenzia una tendenza preoccupante, in cui la mancanza di educazione sessuale adeguata porta a una mancanza di consapevolezza sui metodi contraccettivi regolari e più sicuri.

Queste ricerche sottolineano come la pillola d’emergenza sia diventata popolare tra i giovani, ma che il suo uso continuato non sostituisce l’importanza di un’adeguata pianificazione contraccettiva e non offre protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili, al contrario del preservativo.

Le donne possono rimanere incinte durante il ciclo mestruale VERO

Anche se raro, è possibile rimanere incinte durante il ciclo mestruale. Lo sperma può vivere fino a 5 giorni nel corpo della donna, e se l’ovulazione avviene presto, c’è la possibilità che gli spermatozoi incontrino un ovulo.

Ecco alcune fonti dettagliate che confermano questa informazione:

  1. Mayo Clinic: La Mayo Clinic spiega che, sebbene sia meno comune, è possibile rimanere incinte durante il ciclo mestruale. Questo accade perché gli spermatozoi possono vivere fino a cinque giorni all’interno del tratto riproduttivo femminile. Se una donna ha un ciclo mestruale breve e ovula poco dopo il ciclo, il rapporto sessuale durante il ciclo può portare a una gravidanza.
  2. American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG): L’ACOG sottolinea che, mentre l’ovulazione normalmente si verifica circa a metà del ciclo mestruale, la tempistica può variare notevolmente tra le donne. In alcuni casi, l’ovulazione può avvenire presto, e lo sperma può sopravvivere abbastanza a lungo da fecondare un ovulo, anche se il rapporto sessuale è avvenuto durante il ciclo mestruale.
  3. National Health Service (NHS): Il Servizio Sanitario Nazionale britannico conferma che è possibile concepire durante le mestruazioni, sebbene sia meno probabile. La possibilità dipende dalla durata del ciclo mestruale, dalla vitalità degli spermatozoi e dal momento dell’ovulazione. Le donne con cicli più brevi potrebbero ovulare subito dopo il ciclo, aumentando il rischio di gravidanza se hanno rapporti non protetti.
  4. Planned Parenthood: Planned Parenthood chiarisce che, sebbene la fertilità sia più alta durante l’ovulazione, non c’è un momento del ciclo in cui sia impossibile rimanere incinte, compreso il periodo mestruale. Poiché lo sperma può vivere fino a cinque giorni, può sopravvivere abbastanza a lungo da fecondare un ovulo se l’ovulazione avviene subito dopo le mestruazioni.

Queste fonti autorevoli confermano che, sebbene sia meno comune, è possibile rimanere incinte durante il ciclo mestruale, soprattutto se il ciclo è breve o irregolare e l’ovulazione avviene poco dopo la fine delle mestruazioni.

Le spirali intrauterine (IUD) sono pericolose e possono causare infertilità
FALSO

Le IUD, o spirali intrauterine, sono sicure ed efficaci. Non esistono prove che indichino che causino infertilità. Tuttavia, come ogni metodo contraccettivo, è importante che sia inserito correttamente da un medico qualificato per evitare complicazioni.

Ecco alcune fonti scientifiche e dettagliate che confermano queste informazioni:

  1. World Health Organization (WHO): L’OMS riconosce che le spirali intrauterine (IUD), sia al rame che ormonali, sono sicure ed efficaci come metodi contraccettivi a lungo termine. Non esistono prove che indichino che l’uso delle IUD provochi infertilità. Gli studi dimostrano che le donne che utilizzano le IUD possono tornare a concepire normalmente una volta rimosso il dispositivo.
  2. American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG): L’ACOG conferma che le IUD non aumentano il rischio di infertilità. In particolare, l’uso di IUD ormonali e non ormonali non ha dimostrato di avere effetti negativi sulla fertilità a lungo termine. Le IUD sono considerate uno dei metodi contraccettivi più sicuri, efficaci e reversibili.
  3. Planned Parenthood: Planned Parenthood chiarisce che l’uso delle IUD non causa infertilità. Le IUD sono molto sicure e possono essere rimosse in qualsiasi momento se si desidera concepire. Il mito che le IUD possano causare infertilità è legato a vecchie versioni del dispositivo, come il Dalkon Shield negli anni ’70, che non sono più in uso.
  4. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Secondo il CDC, le IUD sono altamente sicure per la maggior parte delle donne, compresi adolescenti e giovani donne. L’uso di IUD non è associato a un aumento del rischio di infezioni pelviche a lungo termine né a infertilità, soprattutto quando vengono inserite in condizioni igieniche appropriate da un operatore sanitario qualificato.
  5. National Health Service (NHS): Il Servizio Sanitario Nazionale britannico conferma che le IUD non causano infertilità e che possono essere rimosse in qualsiasi momento senza compromettere la fertilità. Il ritorno alla fertilità dopo la rimozione della IUD è rapido, e molte donne concepiscono già pochi mesi dopo la rimozione.

Queste fonti autorevoli supportano l’affermazione che le IUD, sia al rame che ormonali, non causano infertilità e sono sicure ed efficaci come metodi contraccettivi a lungo termine. L’uso di IUD è consigliato per la loro reversibilità e alta efficacia, e il mito dell’infertilità è stato smentito da decenni di studi clinici.

La pillola anticoncezionale può essere presa da tutte le donne senza rischi
FALSO

La pillola anticoncezionale non è adatta a tutte le donne. Fattori come l’età, il fumo, la pressione alta o una storia di trombosi possono aumentare i rischi associati all’uso della pillola. Prima di iniziare un qualsiasi contraccettivo ormonale, è sempre importante consultare un medico.

Ecco alcune fonti dettagliate e scientifiche che supportano questa affermazione:

  1. World Health Organization (WHO): L’OMS stabilisce che, sebbene la pillola anticoncezionale sia sicura per la maggior parte delle donne, ci sono condizioni di salute che potrebbero renderla inadatta. Fattori di rischio come ipertensione, diabete, fumo, trombosi e disturbi cardiovascolari possono aumentare il rischio di effetti collaterali gravi, come coaguli di sangue, quando si utilizza la pillola.
  2. American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG): L’ACOG avverte che la pillola anticoncezionale non è adatta a tutte le donne. In particolare, le donne con una storia di trombosi, ictus, ipertensione non controllata, cancro al seno o che fumano e hanno più di 35 anni dovrebbero evitare la pillola combinata, poiché aumenta il rischio di complicazioni cardiovascolari.
  3. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Il CDC classifica i contraccettivi ormonali, compresa la pillola, come non raccomandati per alcune donne con determinate condizioni mediche. Tra queste condizioni ci sono la trombosi venosa profonda, la malattia coronarica, emicranie con aura e altre malattie cardiovascolari, poiché la pillola può aumentare il rischio di coaguli di sangue e altre complicazioni.
  4. National Health Service (NHS): Il NHS conferma che alcune donne non dovrebbero usare la pillola anticoncezionale combinata. Le controindicazioni includono le donne che fumano e hanno più di 35 anni, o chi soffre di pressione alta, malattie cardiache, emicrania con aura o un alto rischio di trombosi. In questi casi, il medico potrebbe raccomandare metodi contraccettivi alternativi.
  5. Mayo Clinic: La Mayo Clinic sottolinea che le pillole anticoncezionali, pur essendo sicure per molte donne, possono comportare rischi per alcune. Condizioni come ipertensione, obesità, disturbi della coagulazione e fumo aumentano i rischi di effetti collaterali gravi come ictus e trombosi. In questi casi, è necessario consultare un medico per valutare i rischi e considerare alternative più sicure.

Queste fonti autorevoli confermano che la pillola anticoncezionale non è adatta a tutte le donne, specialmente per chi presenta determinate condizioni di salute, come ipertensione, storia di trombosi o per le fumatrici sopra i 35 anni. Le donne che presentano questi fattori di rischio dovrebbero discutere con il proprio medico di metodi contraccettivi alternativi.

I metodi naturali di contraccezione, come il calendario, sono affidabili
FALSO

I metodi naturali, come il calcolo dei giorni fertili, non sono tra i metodi contraccettivi più sicuri. L’ovulazione può variare di mese in mese, e fattori come lo stress o le malattie possono influenzare il ciclo mestruale, aumentando il rischio di gravidanze non pianificate.

L’uso del preservativo non diminuisce il piacere sessuale
VERO

Immagine che mostra preservativi ultra-sottili, evidenziando la protezione e il piacere sessuale.

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’uso del preservativo non dovrebbe diminuire il piacere sessuale. Oggi esistono preservativi ultra-sottili e lubrificati che offrono una sensazione molto naturale, mantenendo al contempo un’elevata protezione.

10. Dopo aver smesso di prendere la pillola, ci vuole molto tempo per rimanere incinta
FALSO

Nella maggior parte dei casi, la fertilità torna rapidamente alla normalità dopo aver smesso di prendere la pillola. Alcune donne possono rimanere incinte già nel primo mese di sospensione, ma questo varia da persona a persona.

Conoscere i fatti reali sulla contraccezione è fondamentale per fare scelte consapevoli e vivere la propria sessualità in modo sicuro.

Non farti condizionare dai miti: parlane sempre con un medico di fiducia per avere informazioni personalizzate e corrette. Scegliere il metodo contraccettivo più adatto a te è un passo importante verso una vita sessuale sicura e serena.

Related articles

ChemSex: la nuova frontiera del piacere o un pericolo per la salute?

Il termine ChemSex si riferisce alla pratica di assumere...

Prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse: guida pratica

La salute sessuale è un aspetto fondamentale del benessere...

Guida completa: come mettere il preservativo correttamente

Utilizzare il preservativo correttamente è essenziale per proteggere te...